Convivenza Studio MGS 2025
Se mi chiedessero cosa mi ricorderò di questa prima sessione d’esame, sicuramente risponderei “convivenza studio MGS”. Dal 2 al 6 febbraio, nell’oratorio Pio XI a Roma, la zona Lazio-Umbria-L’Aquila ha organizzato infatti un’esperienza che ha permesso di sperimentare la comunità e la fratellanza tra giovani universitari, condividendo le fatiche dello studio e, durante le serate, i momenti di svago.
L’organizzazione della giornata era ben scandita iniziando la mattina con le lodi (e facoltativamente la messa), per poi proseguire con la colazione ed iniziare la sessione di studio tutti insieme per le 9.00. Dopo una pausa per far riposare la mente e soddisfare lo stomaco, si ricominciava a lavorare fino all’ora di pranzo. Si passava poi al tempo libero che ci ha molto aiutati a staccare dallo studio e a rilassarci per un po’. Il pomeriggi, quindi, riprendeva con lo studio per poi concludere la sessione di lavoro giornaliera con i vespri. Si passa quindi, come si dice, dalla mistica alla mastica con la cena. Le cene sono state sicuramente tra i momenti più belli della convivenza perché vissute assieme alla comunità dell’oratorio ospitante, la quale si è mostrata molto contenta della nostra presenza, creando una bellissima occasione di arricchimento per noi e per loro. Particolare è stata la cena del martedì, passata come ospiti a casa di una famiglia molto legata all’oratorio del Pio: i Colonna.
Infine le nostre giornate si concludevano sempre in modo differente: attività tutti insieme, giochi da tavolo, strimpellate con la chitarra e soprattutto, durante l’ultima serata, una passeggiata verso piazza San Giovanni. Ogni giornata si chiudeva poi nel modo più salesiano possibile: la buonanotte salesiana.
In definitiva posso dire che questa esperienza mi ha molto sorpreso: l’idea di una convivenza studio potrebbe non convincere dato che solitamente diventa complicato studiare quando si è in compagnia, ma l’organizzazione di questa opportunità è stata ben tarata e ha permesso che in sala si creasse la giusta atmosfera di silenzio e concentrazione che ha aiutato tutti ad essere produttivi.
Cosa si guadagna a fare una convivenza studio, rispetto che a studiare da soli a casa?
Beh, anzitutto il clima che si è creato ha portato a tanta serenità da parte di tutti, aiutandoci a vivere meglio la sessione; lo scambiare due parole con altri, condividere i propri studi e interessi ci ha dato l’opportunità di conoscere nuove persone; infine, cosa c’è di meglio di passare delle serate giocando e cantando in un momento mentalmente stressante come la sessione d’esame? Direi quindi che queste iniziative hanno tanto da dare a chi partecipa e chi partecipa ha tanto da dare in queste iniziative.
Posso solo concludere dicendo: ci vediamo il prossimo anno!
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