top of page
MissioLab Italia Centrale

Comunità, Servizio, Missione! - MissioLab Terzo Incontro

Il Weekend Missionario!

Nello spirito di comunità e di gioia i giovani del MissioLab hanno fatto esperienza del dono di sè e ascoltato testimonianza di cosa significa mettersi al servizio dei più poveri.

Non abbiamo molte foto da farvi vedere, soprattutto per questioni di privacy, ma sappiamo come anche una piccola testimonianza sia più potente di una foto. Di seguito tre testimoninaze dei partecipanti del gruppo Toscana e Lazio-Umbria.


Dammi da bere” ecco la frase che ha accompagno il mio servizio presso il centro della Caritas nel centro di Firenze allestito contro l’emergenza freddo. 40 persone ecco per chi ero pronto a far servizio ed invece sono loro che hanno dato a me qualcosa. Nei due giorni, che la proposta di missiolab mi ha messo a disposizione, ho avuto modo con i ragazzi della Toscana di ascoltare la testimonianza di chi prima di me si era messo in cammino con l’idea di servire, nel suoi caso i ragazzi del carcere minorile, ed invece si è reso consapevole sempre più che il Signore ci si palesa in ogni luogo e sempre con l’obiettivo di amarci. Tutta l’esperienza non avrebbe avuto senso senza la Parola, meditata ed analizza, nell’episodio della Samarita e del pozzo. La domenica il focus era sulla nostra realtà locale e su come la povertà e le esigenze che genera possono essere affrontate nel concreto proponendo soluzioni pragmatiche ed innovative, utili solo nella dimensione in cui la programmazione e l’analisi precedo l’azione. La collaborazione e chiarezza della missione nell’ottica di testimoniare un Incontro, sono la base di ogni proposta che faremo. I due giorni con la messa vissuta in comunione con altre attività della Toscana mi hanno lasciato con tante domande e poche certezze che però sono certo che aiuteranno il mio cammino.

(gruppo Toscana)


Il weekend è iniziato con una testimonianza di Stefano sul carcere minorile di Firenze, il quale ha messo in risalto la ricchezza di quei giovani incontrati e di quanto sia difficile, dopo aver scontato la loro pena, reinserirsi in una società che avrà uno sguardo nei loro confronti completamente diverso. Siamo poi stati accompagnati dal Vangelo di Luca, sull'incontro della Samaritana con Gesù: un incontro che la fa sentire amata e non giudicata, liberandola dal peso del passato. Nella serata di sabato, anche noi abbiamo avuto l’opportunità di metterci a servizio in una struttura Caritas per l'emergenza freddo, dove abbiamo condiviso la cena con le persone ospitate. Un momento molto significativo è stato dopo cena, quando alcune persone, in modo spontaneo, hanno iniziato a raccontarci parti importanti della loro vita, come se ci conoscessero già da tempo. Questo ha creato un’ atmosfera familiare, atmosfera che per loro è fondamentale per vivere insieme. Questa esperienza ci ha permesso di capire che non serve fare grandi cose, perché con la loro domanda “ma quando tornate?” possiamo capire che il semplice atto di passare una cena e una serata insieme ha fatto stare bene queste persone, le ha fatte sentire ascoltate e non giudicate. Il secondo giorno, abbiamo analizzato un documento che descriveva il profilo sociale di Livorno, usando l'analisi SWOT. Questo ci ha aiutato a capire i punti di forza e debolezza del nostro oratorio, oltre a farci riflettere sulle opportunità e le minacce che affronta. L'analisi ci ha dato una visione più chiara sul come possiamo migliorare e su quali aspetti il nostro lavoro può fare la differenza per quei ragazzi che ancora sono lontani dal nostro ambiente.

(gruppo Toscana)


Il weekend missionario del Lazio-Umbria inizia con la preghiera della giornata missionaria mondiale "tu ci invi, come tuoi servi, ai crocicchi delle strade...". Al "primo crocicchio" abbiamo incontrato i giovani dell'EcoLab di Sant'Egidio: Un garage di montagne di vestiti usati, scarto di molti - possibilità per altri, una messa per la pace a Santa Maria in Trastevere, la testimonianza di Marco: dai crocicchi a costruttori di Pace. Il servizio dell'EcoLab mi ha lasciato uno stupore a tratti amaro, vedendo quanti e quali vestiti vengono "donati" dalla gente che poco fa caso alla qualità dell'indumento che manda ai "più bisognosi". "Tu lo indosseresti?" questo è il metro di valutazione per selezionare il capo da donare. Oltre al conoscere la grande rete di Sant'Egiido, ho scoperto il circolo virtuoso che dei tessuti non selezionati e riciclati. Domenica "secondo crocicchio" - il pranzo della domenica con alcune famiglie di Tor Bella Monaca. Cucinare, apparecchiare e servire le pietanza semplici ma ricche del divertimento della preparazione, in una parrocchia spesso dimenticata e messa in ombra da un contesto non semplice.

Anche se solo di due giorni la proposta del weekend porta con sè lo sperimentare il coraggio del donarsi e mettersi completamente nelle mani di chi gestisce da anni quel luogo/attività, assaporando l'incontro con il Signore anche al di fuori del contesto salesiano in cui vivo.

(gruppo Lazio-Umbria)







コメント


Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Instagram
  • Youtube
  • Facebook Basic Square
bottom of page