Campo Bosco 2022
Definire il Campo Bosco in poche parole sarebbe molto riduttivo; ripensando però a tutto ciò che
ho vissuto, la prima parola che a pelle mi è venuta in mente è “instabilità”. Il Campo Bosco mette
in crisi un po’ tutte le certezze che potresti avere pensando a Don Bosco, pensando a te e,
soprattutto, pensando all’oratorio. Ho incontrato tante persone che mi hanno fatto bene al cuore:
sia tra i nuovi amici di tutto il MGS IC, sia tra quelle persone di cui sentivo parlare, ma che mi
sembravano quasi immaginarie, come Domenico Savio o Bartolomeo Garelli… ma è grazie a loro se
oggi posso dire chiaramente che l’oratorio altro non è che un luogo per anime allegre.
Paolo Marcelli, Latina, gruppo mamma Margherita.
Il Campo Bosco è un’esperienza unica nella vita. Poter rivivere la storia di San Giovanni Bosco e Santa Maria Mazzarello nei luoghi stessi in cui loro hanno operato non ha eguali. Con il nostro gruppo abbiamo rivissuto tutte le tappe principali di un’incredibile storia che ci ha portato a conoscerci, nel loro nome! Tanti aneddoti, storie e sogni li conoscevo già, ma poterli vivere nei luoghi santi in cui tutto è successo ha avuto un valore completamente diverso, soprattutto vivendoli con un gruppo di ragazzi che fanno della loro fede un pilastro della loro vita. La grazia che Don Bosco e Maria Mazzarello ci hanno donato è proprio questa credo, un movimento di giovani che credono e camminano tutti sulla stessa strada, quella per la santità e la salvezza dei giovani. Sarò sempre grato di aver potuto vivere quest’esperienza fantastica con un gruppo di ragazzi davvero speciali e con un’equipe che ha saputo trasmettere al meglio la spiritualità, e la storia da cui proveniamo. E ora non finisce qui, perché da oggi 84 ragazzi sono ancora più pronti e formati per portare Don Bosco Madre Mazzarello nella vita dei giovani dei loro oratori!
Mattia Cimolato, Varazze, gruppo Giovannino.
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