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Giorgia Manghi, Andrea Olla

Campo Bivio 2024 - Cosa significa ESSERE veramente animatori salesiani?

Da Domenica 21 a sabato 27 luglio si è tenuto, come di consueto, il Campo Bivio, nell’edizione 2024. Dopo un anno di fermo, il Castagno d’Andrea, in Toscana, ha visto la storica partecipazione (record) di 66 persone: 55 ragazzi e 10 membri dell’equipe. Tre annate diverse si sono incontrate per portare a termine la propria formazione iniziale da animatori salesiani, raccogliendo le lezioni della pandemia, della Giornata Mondiale dei Giovani di Lisbona e del Forum MGS IC, e dandosi appuntamento per la formazione permanente.


Caro campo Bivio,

quante emozioni mi hai lasciato!

Sei stato per me testimonianza vera della gioia che porta il donarsi agli altri totalmente.

Mi hai insegnato l'importanza di vivere con gioia, umiltà e impegno, ispirata dagli insegnamenti di Don Bosco.

La figura di Don Bosco è stata una presenza costante, non solo nelle parole dei nostri animatori, ma anche nello spirito di amicizia e amore che ha permeato ogni attività.

Ho lasciato il campo con il cuore pieno di gratitudine e nuove prospettive sull'essere animatori salesiani.

Condividere le proprie esperienze personali, i propri sogni e le proprie paure ha creato un legame profondo tra tutti noi e i membri dell'equipe. Questo campo mi ha lasciato più domande di quante ne avevo all'inizio, ma allo stesso tempo mi ha dato la forza per intraprendere veramente il mio cammino!

Giorgia Manghi, Varazze


Dopo aver imparato l’essenziale per diventare animatori con il Campo Base e aver conosciuto da vicino la vita di Don Bosco con il Campo Bosco, rimaneva ancora aperta la domanda: cosa significa ESSERE veramente animatori salesiani?

La risposta a questa domanda l’abbiamo trovata grazie al Campo Bivio, un’esperienza che ci ha dato gli strumenti per capire veramente che cosa significa essere salesiani nelle nostre realtà, nei nostri oratori e nelle nostre scuole, ma anche nella vita di tutti i giorni.

È stata una settimana veramente piena di gioia, crescita personale, confronto, riflessioni e anche tanto divertimento.

Eravamo ragazzi e ragazze provenienti da realtà molto diverse tra loro, eppure tutti accomunati dall’amore che Dio ci dà, per fare la stessa cosa con gli altri.

Il momento che mi ha colpito maggiormente è stato quello della formazione mattutina intitolata “ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare”, proprio perché ci si pone la domanda: perché? Perché siamo animatori salesiani? Lo siamo non perché lo abbiamo deciso, ma perché siamo stati chiamati da Dio e dobbiamo decidere se rispondere o no.

Andrea Olla, Cagliari




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